Le onde d’urto sono delle onde sonore utilizzate in campo medico dagli anni ’70 per la litotrissia renale.
Nel 1995, grazie all’intuizione di un ortopedico napoletano, Professore Corrado, sono iniziati i trattamenti in campo ortopedico, trattando una pseudoartrosi di scafoide.
Da allora col passare del tempo, si sono capiti i meccanismi d’azione e si sono allargate le applicazioni in altri settori della medicina in particolare, in campo estetico per il trattamento della cellulite e delle cicatrici, in campo urologico per le disfunzioni erettili e in campo dermatologico per le piaghe, sia da decubito che diabetiche.
Il meccanismo d’azione delle onde d’urto focali sfrutta sia l’azione meccanica (frantumazione delle calcificazioni) sia l’azione biologica che porta una vera e propria neoangiogenesi nelle strutture trattate.
Le onde d’urto focali sono generate da tre sistemi operativi:
I sistemi più utilizzati sono l’elettromagnetico e l’elettroidraulico. Le indicazioni terapeutiche interessano vari settori ortopedici. Schematicamente si possono suddividere in: patologie ossee dove si richiedono trattamenti ad alta energia e patologie dei tessuti molli dove si richiedono trattamenti a energia medio-bassa.
La terapia ad onde d’urto focali varia a seconda delle patologie da trattare sia per numero di sedute che frequenza e intensità, possono provocare dolore durante il trattamento, ma non è necessaria alcuna forma di anestesia.
I risultati terapeutici richiedono un certo periodo di tempo e non è raro che si verifichino un mese dopo la fine del trattamento.
La terapia ad onde d’urto focali non va confusa con le onde radiali che non sono onde d’urto e hanno effetti solo di tipo antalgico.
Le manipolazioni vertebrali sono una pratica medica millenaria (medicina cinese), che ad oggi devono essere praticate da medici che possono essere formati in tre diverse scuole:
Tutte e tre le scuole utilizzano le stesse tecniche manipolative con filosofie di base diverse. Sintetizzando, l’osteopatia considera la colonna vertebrale come un organo in cui è rappresentato tutto l’organismo, la chiropratica considera la colonna vertebrale come un sistema unico mentre la scuola di medicina manuale, grazie agli studi del Prof. Maigne, ha evidenziato il disturbo intervertebrale minore e questo ha permesso di trattare selettivamente le vertebre interessate.
La scuola francese di manipolazioni risulta essere la meno traumatica e la più precisa, anche perchè i cardini della manipolazione della scuola francese sono: la regola del non dolore e del movimento contrario, per cui senza forzare il movimento bloccato come invece fanno la scuola osteopatica e chiropratica che risultano essere più traumatiche per il paziente.
Le indicazioni terapeutiche delle manipolazioni vertebrali sono:
Il trattamento manipolativo comprende diverse fasi non sempre effettuate nella stessa seduta così riassumibili:
Il numero di sedute può variare da caso a caso, così pure la frequenza di trattamento.